*Il vasto e articolato complesso rupestre caratterizzato dalla presenza di quattro fosse granarie, è identificabile nel centro di raccolta e probabilmente di trasformazione dei prodotti cerealicoli del villaggio. Anche in questo caso è evidente la stratificazione dei segni che l’uomo, nel corso dei secoli, ha lasciato sulla pietra e negli spazi che da essa ha ricavato.*
Il complesso rupestre costituisce una preziosa testimonianza delle attività produttive presenti nel villaggio medievale. All’interno e immediatamente all’esterno sono state infatti rinvenute quattro fosse granarie, tre delle quali svuotate nel corso della campagna di scavi archeologici connessa alla realizzazione del parco rupestre, senza che esse restituissero però reperti tali da poter determinare con certezza la destinazione del complesso e l’epoca di utilizzo.
Le dimensioni eccezionali di una delle fosse permettono di ipotizzare che tale spazio, anche in funzione delle sue dimensioni complessive e dell’articolazione interna, fosse un centro di raccolta e di trasformazione dei prodotti cerealicoli. Tale ipotesi è inoltre sostenuta dal toponimo di quest’area, che veniva denominata "del Mulino vecchio”.
Oggi il complesso appare come uno spazio unitario, vasto e al contempo articolato (Figura 2), ma probabilmente l’attuale conformazione è frutto di successive e ripetute modifiche che hanno portato alla fusioni di più ambienti nati come distinti.
A testimonianza dell’originaria organizzazione del complesso rimangono la presenza di quattro accessi, due dei quali di piccole dimensioni e non perfettamente funzionali ad una destinazione produttiva della grotta, e le tracce di setti divisori, risparmiati durante l’escavazione degli ambienti e successivamente eliminati o crollati.
Due fosse granarie sono state rinvenute all’interno dell’articolato vano posto nella parte anteriore del complesso rupestre; altre due, quelle più piccole di forma ovoidale, in corrispondenza dell’attuale entrata e immediatamente all’esterno di questa.
Il complesso rupestre è stato riutilizzato anche in epoche relativamente recenti, forse come ricovero temporaneo o per stalla, come dimostra la presenza di un battuto pavimentale in calce rinvenuto intorno al pilastro centrale (Figura 1). Tale battuto ricopre infatti integralmente una delle fosse granarie, a testimonianza di come tale uso produttivo fosse ormai venuto meno.
Crolli recenti, causati dalla dissennata presenza di una discarica abusiva (Figura 3 e 4) di inerti in corrispondenza di una parte del complesso rupestre, ne impediscono oggi la completa fruizione.
L’area immediatamente all’esterno del complesso, delimitata da un muro a secco di antica fattura e sopraelevata rispetto al fondo della lama, potrebbe essere stata utilizzata, in coerenza con la destinazione ipotizzata per l’ambiente rupestre, come ala, o comunque quale spazio di lavoro all’aperto complementare alle attività che avvenivano all’interno.
This huge and multifaceted cliff complex isa valuable reminder of the manufacturing activities carried out in the medieval village. Inside the village and immediately outside 11 four pits have been found. They were dug into the tufa sandstone cliffside, and were used tor storing foodstuffs (mainly cereals and pulses). One of them is so big and is divided up in a such a way that it has led archaeologists to hypothesise that it was used as a centre for gathering and processing cereal products. The unusual size and shape of the caves today is pro bably due to all of the adaptations which have gone on over the centuries, some of which led to two or more smaller caves being converted into one, as well as changes to what the areas were used for.
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