I segni del lavoro dell'uomo [solo testo]

*L’esistenza di una comunità numerosa, complessa e articolata all’interno del villaggio di Lama d’Antico è testimoniata dalla presenza, accanto alle numerose grotte abitazione, di alcuni complessi rupestri con funzione specialistica, destinati alla produzione dei prodotti, alimentari ed artigianali, necessari alla vita del villaggio e posti alla base dell’economia del tempo.*

Nel villaggio rupestre di Lama d’Antico è possibile identificare alcuni complessi rupestri adibiti ad usi produttivi, attestazione della complessità e articolazione del fenomeno del vivere in grotta. Le stesse grotte-abitazione presentano, nella quasi totalità dei casi, una promiscuità dl usi, in - quanto alle funzioni abitative si affiancavano quelle legate al ricovero degli animali e quelle connesse alla trasformazione dei prodotti destinati al consumo familiare. Tra gli ambienti a destinazione produttiva è di estremo interesse il trappeto rupestre, il luogo dove venivano macinate e pressate le olive raccolte dalle numerose piante plurisecolari ancora visibili sul fondo della lama e nelle aree vicine. Il trappeto è stato solo parzialmente indagato e non è accessibile a causa dei crolli che Interessano una parte estesa del sistema di grotte che lo compongono. In seguito alle operazioni di pulizia e di scavo archeologico per la realizzazione del parco, sono stati inoltre identificati un magazzino comunitario dl derrate alimentari, alcune stalle, diversi laboratori artigianali.

Numerose sono inoltre le nicchie. di grandezza e forma estremamente variabili, presenti all’esterno delle grotte, da intendere come prolungamento degli ambienti in grotta Alcune di esse erano adibite ad abbeveratoio (figura 4) o mangiatoia per il bestiame; altre erano sicura mente connesse a lavorazioni, in alcuni casi probabili operazioni di spremitura, anche in più fasi (figura 1); altre ancora possono forse essere identificate come luoghi per l’accumulo dei materiali organici per la produzione di concime. Un sistema complesso di forme e di usi la interpretazione è oggi ad un livello di ipotesi di lavoro, non supportata da riscontri archeologici significativi. Posto di rilievo nell’economia e nell’alimentazione era occupato dall’apicoltura e dalla produzione di miele. Un apiaria è infatti probabilmente riconoscibile nel sistema di piccole nicchie scavate in grossi blocchi di roccia presenti sullo spalto della lama, quasi di fronte alla chiesa rupestre (figura 5).

Fra le attività tipiche dei villaggi rupestri medievali va inoltre segnalata la produzione dell’olio di lentisco, ricavato cioè dalla spremitura delle bacche di una delle piante più comuni della macchia mediterranea, ampiamente diffusa ancora oggi nell’area di Lama d’Antico. Tale produzione, condotta a livello familiare per ottenere l’olio lampante utilizzato per le lucerne, non lascia però tracce significative all’interno delle grotte. La difficoltà di interpretare i segni presenti nel villaggio è accresciuta dalla stratificazione nei secoli di usi diversi all’interno degli stessi ambienti, circostanza che però arricchisce Il valore e la complessità di questi luoghi.

Next Lo the arie dweilings inside the village there ore a number o! complexes us ed for nianufacturing proces.ses. lt ispossible Lo identify areas whidi housed the stables, the y’s oli pres - where the olives were ground isp and pressed - o.nd areasfor making dairy producrs as weIl os craft worhshops ond the communalfood store. An source of Iocalfood and income come from bee-keeping and the production ofhoney What ore probably the remains of a bee-hive ore visi bie in o system of niches hollowed out in large blodzs of atone located on the edge of t.he va!ley. There are severa! other nid,es of vonous shopes and sizes, located outside the caves, which were presumablyusedfor various different purposes that ore often difficuIt to ascertain.

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