Lama d'Antico - I restauri [solo testo]

*I restauri dei dipinti presenti nelle tre chiese rupestri, preceduti dal monitoraggio delle condizioni ambientali, da analisi di laboratorio e dal contenimento delle principali cause di degrado, hanno permesso di conservare una preziosa testimonianza della civiltà rupestre pugliese che rischiava di essere irrimediabilmente perduta.*

Le pitture che decorano le pareti della chiesa si presentavano in avanzato stato di degrado. a causa dell’abbandono in cui versava la chiesa e degli effetti combinati dei fenomeni naturali e dell’azione dell’uomo, solo in minima parte attenuati dalla realizzazione, alcuni anni fa, della copertura in corrispondenza dell’apertura originata dal crollo della probabile cupola. Estesi tratti del banco roccioso in cui è stata scavata la chiesa e quasi tutte le parti dipinte erano ricoperte da incrostazioni biologiche. caratterizzate dalla presenza di licheni, più o meno attivi, con variazioni cromatiche che andavano dal bianco al grigio e al verde; gran parte della superficie dipinta era inoltre interessata da fenomeni di subflorescenze costituite per lo più da solfati ed ossalati. Il progetto di restauro ha comportato l’avvio, preliminarmente ai lavori sugli affreschi, di attività dl monitoraggio annuali sulle condizioni ambientali presenti all’interno della chiesa, in particolare temperatura e umidità. Tali monitoraggi sono stati accompagnati da analisi di laboratorio relative a campioni rappresentativi delle principali tipologie di affresco e di degrado presenti nelle tre chiese rupestri.

Le analisi condotte sono state finalizzate a studiare la stratigrafia dei dipinti e di eventuali palinsesti, i pigmenti utilizzati e la natura delle patine biodegradanti al fine di individuare la più opportuna metodologia di intervento. Parallelamente si è proceduto a ridurre alcune delle cause di degrado, attraverso l’asportazione dello spesso strato di terra vegetale che gravava sulla copertura della chiesa, provvedendo nel contempo alla sigillatura delle lesioni esistenti sulla copertura stessa, fonte diretta di penetrazione delle acque meteoriche all’interno della grotta, e alla intercettazione e allontanamento delle acque meteoriche provenienti dall’area a monte. Gli interventi di restauro sulle superfici pittoriche sono consistiti essenzialmente nell’eliminazione degli attacchi biologici, in operazioni di pulitura eseguite per lo più meccanicamente attraverso l’utilizzo di bisturi, e nel consolidamento delle pitture attraverso la riadesione al supporto sottostante. Le operazioni condotte sulle superfici decorate hanno permesso di controllare i fenomeni in atto, di riscoprire dipinti appena leggibili prima dell’intervento e di portare alla luce numerosi frammenti. La tutela del bene imporrà nel corso degli anni interventi di manutenzione periodici e il costante monitoraggio delle condizioni ambientali e dello stato delle decorazioni parietali.

The paintings in the church of Lama d’Antico have baen bad!y damaged by a deadly combination of the natura! elements and human intervention. The restoration pro ject involved monitoring the environmental conditions and carr,’ing out laborato,y analyses on the main types of damage. Before the restoration work cou!d begin, the underlying causes of the damage needed to be reduced (by removing the layer of soli and sealing the existing !esions in the roof of the church; and putting in conduits for rainwater). The restoration work itse!f consisted of cleaning and conso!idating the paintings and removing any biologica! damage found. This work of monitoring, ana!ysis and restoration took piace not only in the church of Lama d’Antico, but also in San Giovanni and San Lorenzo.

Nessun commento:

Posta un commento