Il paesaggio agrario e la vegetazione naturale [solo testo]

*Le lame di Fasano in genere, e Lama d’Antico in particolare, rappresentano un eccezionale esempio del connubio tra vegetazione naturale, che qui trova le sue ultime aree rifugio in un territorio per il resto fortemente antropizzato, e forme del paesaggio agrario storico, caratterizzato in primo luogo dalla presenza di oliveti plurisecolari*

L’area di Lama d’Antico è caratterizzata dalla presenza di lembi relitti di vegetazione naturale frammisti ad un paesaggio agrario storico (Figura 4) assolutamente peculiare, caratterizzato dalla presenza di olivi pluricentenari (Figura 1), disposti a sesto irregolare sul fondo della lama o sistemati con piccoli terrazzamenti a lunetta in pietra a secco lungo gli spalti, e di maestosi esemplari isolati di carrubi, vere e proprie sculture viventi (Figura 3). Uno straordinario paesaggio agrario costruito nei secoli dall’attività dell’uomo, che caratterizza e arricchisce ulteriormente l’area del parco rupestre. Numerosi sono gli ambienti che si possono incontrare nei differenti tratti della lama: dai coltivi arborati ai prati sul fondo della lama, caratterizzati da una discreta varietà floristica e costituiti da piante erbacee annuali e perenni; dall’ambiente tipicamente mediterraneo della gariga, caratterizzato da piante erbacee e radi arbusti che colonizzano la roccia affiorante. dove predomina il timo (Thymus capitatus - Figura 2) e si rinviene la flomide (Phlomis truticosa), specie dl origine balcanica, all’ambiente della macchia mediterranea, spesso fitta e intricata al punto da nascondere le pareti di roccia e i segni che vi sono scavati.

A Lama d’Antico le aree a macchia mediterranea sono dominate dalla presenza del lentisco (Pistacia lentiscus), che dà ongine a folti gruppi monospecifici, che assumono dimensioni ragguardevoli, In particolare lungo le pareti della lama, nelle aree meno interessate storicamente dall’attività agricola; peculiare di Lama d’Antico è l’abbondante presenza di una leguminosa arbustiva, l’anagiride (Anagyris foetida), localizzata spesso ai margini delle macchie a lentisco e indicativa di uno stato non ottimale delle condizioni ecologiche, importante però per sua funzione di migliorare le caratteristiche suolo e di preparano alla diffusione delle specie più esigenti. Caratteristico delle lame è anche l’ambiente rupicolo tipico delle pareti di roccia; in particolare lungo gli spalti di Lama d’Antico si possono osservare vere e proprie cascate di capperi (Capparis spinosa), che nel periodo estivo con le loro fioriture caratterizzano diffusamente tale luogo. L’area del parco rappresenta un’importante zona di rifugio per le specie faunistiche maggiormente adattate alla coabitazione con l’uomo, come la volpe, e per numerose specie di micromammiferi, di rettili e di uccelli.

The lame valle» awund Fasano, and in particular Lama d’Antico, ate a great example o! thal superi, blend between natura! Mediterranean vegetation - which in such a densely popu!ated area has now been torced to tind retuge in these last remaining unspoilt areas - and the classic shapes o! an agrarian landscape that Is now consigned to history, such as centuriesold gnarled olive trees and mafestic landmark carob trees. There are a variety o! di! ferent habitats in the area, from orchards to meadows, from the typically Mediterranean garrigue scrub to the heights o! Mediterranean maquis vegetation and to cli! fsides. The Mediterranean maquis at Lama d’Antico Is dominated by the lentisk, whereas the rack taces have been colonised by large numbers ofcaperplants.

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