Le grotte abitazione [solo testo]

*Tra le numerose grotte che compongono il villaggio alcune sono riconoscibili quali grotte-abitazione, caratterizzate da un ricco campionario di segni scavati nella roccia, sulle pareti, sul soffitto o sul pavimento dell’ambiente rupestre, testimonianza della ricerca di garantire la massima funzionalità ad un contesto abitativo particolare come quello rupestre.*

Il villaggio rupestre è costituito da un’aggregazione di grotte scavate dall’uomo lungo i fianchi della lama, disposte a volte su più livelli e con forme e dimensioni molto diverse tra loro. La densità ditali ambienti rupestri è variabile lungo il corso della lama, dove alcune grotte isolate, distanziate dalle altre, si alternano a gruppi di grotte molto ravvicinate tra loro, a costituire quasi delle “unità di vicinato”, articolate in abitazioni e spazi esterni di pertinenza, come avviene normalmente nei centri storici di molti paesi di quest’area. Molte delle grotte presenti sono ancora oggi riconoscibili quali grotte-abitazione, per quanto nel villaggio rupestre non esistesse quasi mai una netta separazione tra usi residenziali e altri usi, quali l’allevamento del bestiame o la trasformazione dei prodotti per uso familiare. Le grotte-abitazione (figura 3), generalmente di dimensioni abbastanza contenute, presentano pianta più o meno irregolare, articolata in uno o più ambienti.

Numerosi sono gli elementi tipici delle grotte- abitazione, utili a garantire la massima funzionalità in un contesto abitativo particolare come quello rupestre. Si riconoscono infatti sistemi di canalizzazione per la raccolta delle acque piovane e cisterne per la loro conservazione, prese d’aria, camini, nicchie di varia dimensione e per i più svariati usi (figura 2), panche e giacigli, il tutto scavato nel tufo e atto a garantire che, anche in caso di incursioni e predazioni, ben poco potesse andare distrutto, al contrario di quello che avveniva, nello stesso periodo, per le abitazioni, generalmente costruite in legno, dei villaggi e dei paesi. Porte e finestre, in genere di piccole dimensioni, presentano spesso, ricavate dallo scavo del banco tufaceo, le tracce degli alloggiamenti degli elementi di chiusura in legno. Elemento peculiare del vivere in grotta è la presenza di numerose “caviglie” (figura 1) ricavate sul soffitto e sulle pareti dell’ambiente rupestre: mentre quelle a parete servivano, nella quasi generalità dei casi, a legare gli animali domestici ospitati all’interno delle grotte, quelle a soffitto erano utili per appendervi, con corde o ganci, tutto ciò che doveva essere preservato dall’attacco di possibili predatori (topi o serpenti) e dall’umidità, le derrate alimentari deperibili quindi, ma anche le “culle” del neonati. Le caviglie non erano invece utilizzate quasi mai per appendervi le lucerne, dal momento che quelle ritrovate durante gli scavi non sono della tipologia a sospensione, ma erano fatte per essere appoggiate nelle innumerevoli nicchie e ripiani ricavati nelle pareti. Le pareti delle grotte sono segnate spesso da file di piccoli buchi, disposti ad una stessa altezza dal piano di calpestio e con un interasse pressoché costante tra l’uno e l’altro: si tratta di appositi alloggiamenti per pali in legno atti a realizzare facilmente ed economicamente comodi piani di appoggio, utilizzabili per esempio come giacigli.

Le grotte-abitazione, e gli ambienti rupestri in genere, avevano un naturale prolungamento verso l’esterno. L’abbondante presenza di resti di tegole in terracotta, ritrovate un po’ dovunque durante le operazioni di pulizia e di scavo archeologico, dimostra infatti come all’esterno delle grotte dovevano esistere dei manufatti, forse semplici tettoie, utili ad aumentare la disponibilità di spazi coperti, per quanto non chiusi. Numerose sono inoltre le parti scavate all’esterno delle grotte, quali mangiatoie, nicchie di dimensione e forma variabile, piccoli ambienti destinati a lavorazioni. Oggi la lettura del segni scavati è sicuramente resa più difficile, da un lato dai crolli e dalle trasformazioni intervenute nel corso dei secoli successivi all’abbandono del villaggio rupestre, dall’altro dalle modifiche, ampliamenti e adattamenti ad usi diversi da quelli originari, subiti dagli ambienti rupestri durante la vita stessa del villaggio, che hanno generato un’interessantissima stratificazione di segni.

The cliff viliage Is made up of a series of caves dug into the cliff face of the valiey, some of them being more than one storey high. The cave dwellings are generaliy quite smail, with an irregular floorpian, divided up into one or more rooms. There are a number of typical features: conduits and cisterns fo, coilecting rainwater, fireplaces. niches for various uses, benches and pallets, doors and windows, and stone loops on the ceilings and walls. These were ali hollowed out from the tufa sandstone, and this ensured that in case of incursions very littie would be destro yed. lt Is now much harder to read what these marks mean, due to a series of collapses, to adaptations carried out when the village was stili inhabited and to transformations since it was deserted.

Nessun commento:

Posta un commento